Com’è che non riesci più a volare?
Arriva un momento in cui pensi di avere sotto controllo tutto quello che ti sta intorno. Che a ogni domanda ci sia una risposta semplice. Che ad ogni svolta della strada sei certo di sapere quella che è la direzione giusta. E invece hai solo scelto la tranquillità. Come nel finale di Trainspotting di Danny Boyle. Ma quando scopri che ti sei imposto il divieto di sudare e che non hai più niente di cui poterti vergognare cosa succede? Interrogativo aperto. Risposta incerta. E due versioni di “Canzone per l’estate” per riflettere.
Trainspotting (Danny Boyle) – Monologo finale
… La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l’ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa apposto vado avanti rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.
Canzone per l’estate – Fabrizio De Andrè
Canzone per l’estate – Francesco De Gregori